Marmilla: una storia fantastica

Il progetto

Marmilla: una storia fantastica nasce come sperimentazione didattica con il fine di creare una narrazione fantastica basata sul materiale fotografico privato delle famiglie di quattro paesi della Marmilla, un’area geografica nel centro della Sardegna. Prevede un percorso costituito da una open call, un laboratorio, una mostra e la presenza all’interno della pubblicazione Abanda 2021. Otto giovani provenienti dai 4 comuni di Assolo, Gonnosnò, Sini e Usellus, metteranno a disposizione le loro immagini familiari e personali. Lo scopo è la reinterpretazione partecipata della storia di questa area geografica, attraverso l’utilizzo delle foto vernacolari provenienti dagli archivi privati. L’operazione focalizza la sua attenzione sul ruolo del singolo nella produzione di un immaginario culturale, che rielabori l’idea di comunità e territorio.

Open call

Il gruppo di lavoro

Il gruppo di lavoro del progetto è formato da giovani abitanti della Marmilla provenienti dai comuni di Assolo, Gonnosnò, Sini e Usellus. Oltre che essere parte attiva nel laboratorio hanno anche messo a disposizione il proprio archivio fotografico familiare che ha costituito la base della narrazione. A completare il gruppo ci sono i vincitori della open call.

Marmilla

– Aurora Ecca
– Chiara Muscas
– Lucilla Perra
– Andrea Picchedda
– Ilaria Pusceddu

Open call

– Alessandra Sarritzu
– Ersilia Tarullo 
– Vanessa Podda 
– Guglielmo Cherchi 
– Francesca Macis 

Il laboratorio

Il laboratorio focalizzato sulla creazione di una narrazione fantastica basata sul materiale fotografico privato delle famiglie di quattro paesi della Marmilla, si è svolto nelle giornate del 4 e 5 Settembre nel comune di Assolo e l’11 e 12 Settembre nel comune di Gonnosnò. 4 giornate di lavoro piene e intense, per un totale di oltre 36 ore di attività.

OCCHIO e Marmilla: una storia fantastica

Nuove interpretazioni su ciò che si pensa conosciuto. Occhi esterni che si confrontano con punti di vista interni. Crescita umana e artistica attraverso lo scambio di esperienze. Un territorio che si svela come nuovo, sotto la luce della sua storia e degli immaginari che può alimentare. La destrutturazione di stereotipi. La creazione di un’opera artistica che racchiude un intenso lavoro di gruppo. Arte fatta con poco ma dai grandi risultati sociali e comunicativi, a riprova che la volontà è lo strumento principe del fare.

Potremmo continuare a descrivere il laboratorio “Marmilla: una storia fantastica” con molte altre parole, vista la densità di lavoro, emozioni e scoperte avvenute nei suoi due weekend di svolgimento. Un’esperienza che parte dal territorio per restituire in tempo reale al territorio stesso. Due sabati e due domeniche intensive dove 10 partecipanti hanno lavorato sugli archivi familiari di quattro comuni dell’Alta Marmilla: Assolo, Gonnosnò, Sini, Usellus. Foto vernacolari messe a disposizione con grande generosità da parte degli stessi partecipanti. Un laboratorio che nasce con una visione partecipata, non imposta dall’alto, che ha visto lavorare assieme 5 persone del luogo e 5 partecipanti selezionati tramite una open call nazionale.

Un gruppo eterogeneo proveniente da diversi luoghi e discipline, che ha analizzato e trasformato in opera visuale, un archivio di 350 immagini di scene private ma appartenenti ad un immaginario collettivo. Un gruppo che si è tuffato nei valori e cultura di un territorio, per capirne il passato, reinterpretarlo attraverso una visione contemporanea e portarlo nel presente. Per creare, appunto, una storia fantastica.

L’Associazione ETS OCCHIO con i suoi membri Maurizio Lai, Luca Spano, Alessandro Toscano è stata l’ideatrice e traghettatrice di questo progetto, assieme al supporto dell’Associazione SuPalatu, del Consorzio delle Due Giare e dell’aiuto logistico delle amministrazioni comunali coinvolte.

Testo di:
 
Lucilla Perra, Andrea Picchedda, Aurora Ecca, Ilaria Pusceddu, Chiara Muscas, Ersilia Tarullo, Alessandra Sarritzu, Guglielmo Cherchi, Francesca Macis, Vanessa Podda.

Mille mari

Marmilla, un territorio con un nome dalle origini etimologiche incerte e forse, anche per questo, con un potenziale fantastico da esprimere, a cui trovare una chiave. Il termine potrebbe derivare dal fatto che il paesaggio, in passato caratterizzato da numerose paludi, sembrasse punteggiato da “mille mari”. Ancora oggi la zona appare frammentata, suddivisa in tanti piccoli paesi che sorgono tra le vaste colline tondeggianti.

Come molte altre subregioni della Sardegna, anche la Marmilla è interessata dal fenomeno dello spopolamento, che se da un lato si manifesta con un sentimento di desolazione, di assenza e di vuoto, dall’altro fa emergere un forte senso di aggregazione che spinge le varie comunità ad avvicinarsi.

Allo stesso modo, le fotografie provenienti dai quattro archivi familiari, che costituiscono la base di partenza di tutto il lavoro, sono apparse come un materiale scomposto, spezzettato, privo di una linea temporale, nonostante rispecchino un immaginario collettivo nel quale ciascuno di noi può identificarsi, fatto di gite fuoriporta, carnevali, convivi familiari ma anche viaggio, allontanamento, emigrazione.

Una storia personale che tocca le corde di una storia condivisa, che ritorna nel vissuto di tutti noi, parte di una trama che dal singolo racconta la pluralità della vita.

Vi è dunque una sorta di dualismo che all’interno di questa mappa concettuale si ripete, creando un ritmo che ci accompagna nella scoperta della narrazione e che si alterna parlando di aggregazione e assenza, avvicinamento e lontananza.

L’elemento dell’acqua, del mare, unisce inizio, centro e conclusione. Il fulcro in cui confluiscono e da cui partono sia il territorio che la comunità che lo abita. Man mano che si prosegue nella narrazione, allontanandosi da esso intervengono la frammentazione e la nostalgia, che pure non cancellano i legami tra chi se n’è andato e chi rimane.

Attraverso la manipolazione chimica delle immagini vernacolari, il ritaglio, il collage e la scrittura in forma di schegge poetiche, abbiamo cercato di restituire la nostra esperienza, la nostra visione condivisa legata al territorio della Marmilla.

DSC02952-Pano

Catalogo Abanda 2021

Marmilla: una storia fantastica è stato inserito all’interno della pubblicazione ABanda 2021. Si tratta di una pubblicazione che ospita il lavoro di 55 fotografi sardi e che si inserisce in una operazione più ampia denominata Fotografia in Marmilla. 

Partners

Il progetto è realizzato in  collaborazione con l’Ass. SuPalatu Fotografia, il Consorzio delle due Giare e l’ICCD, Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione del Ministero della Cultura, che attraverso il progetto pubblico Scene da un Patrimonio, renderà fruibile su scala nazionale ed internazionale il materiale prodotto, dando visibilità a tutto il progetto.

Shopping Basket